Capodanno in bici a Valencia

Capodanno non è mai stato il mio periodo preferito.
Non amo la confusione dei locali, ma non amo nemmeno chiudermi in qualche casa per il solito cenone, soprattutto perché la maggior parte degli amici sono sposati con figli. Non mi sento affine al pensiero di volersi divertire a tutti i costi in un determinato giorno, che non ha di per sé nulla di diverso dagli altri giorni se non che chiude un ciclo per aprirne uno nuovo. Ma allora, proprio per questo motivo, preferisco cercare un po’ di tranquillità e di lontananza dalla routine quotidiana, per dedicare del tempo a riflettere sul anno trascorso e prepararmi ad affrontarne con serenità uno nuovo. Così già da tempo, ogni capodanno cerco di regalarmi un viaggio e anche quest’anno ho avuto l’incredibile privilegio di poter concludere il 2014 e dare il via al 2015 in una città sul mare, con 21 gradi, e in sella a due ruote.
Dove? A Valencia!
Info del tour con Girolibero / Zeppelin

Pierpaolo Leonardi è un ragazzo di Modena che si è trasferito a Valencia e che già da qualche anno ha deciso di trasformare la sua passione per la bicicletta nel suo lavoro. Così ha aperto il suo primo negozio Passion Bike, che offre servizi di noleggio e tour ciclo escursionistici nei dintorni della città e non solo!
Infatti avevo conosciuto Pier l’anno scorso perché era la nostra guida nel viaggio Siviglia – Malaga. Così quest’anno perché non replicare la formula magica sole-mare-bici, fare il bis di paella e cogliere l’occasione per salutarlo?
Passion Bike si trova in calle Serranos 16, e lo trovate anche su Facebook.

Io e il mitico Pier Leonardi, davanti al negozio Passion Bike di Calle Serranos
Io e il mitico Pier Leonardi, davanti al negozio Passion Bike di Calle Serranos

Per questo viaggio la nostra guida è Alessandra, una ragazza italiana che vive a Valencia, ha studiato per diventare guida turistica e lavora per Passion Bike. Ale è solare, divertente, preparata… e in poco tempo è diventata più che una guida per noi, ma una compagna di viaggio.

La nostra fantastica guida, Alessandra di Passion Bike
La nostra fantastica guida, Alessandra di Passion Bike

Il primo giorno Ale ci accompagna alla scoperta della città in sella alle nostre bici, in un percorso di 32 km dal centro storico alla spiaggia Patacona, attraversando i giardini del Túria.
Questi bellissimi giardini sono stati costruiti nel 1986 nell’antico letto del fiume Túria, che è stato deviato fuori dai confini della città dopo l’ennesima e grave alluvione del 1957 che causò molti danni e uccise delle persone, e sono oggi un importante spazio di svago molto frequentato dai Valenciani per una passeggiata con il cane o i bambini e per praticare ogni tipo di attività sportiva. Sono infatti percorsi da 9 km di pista ciclabile per ogni lato, ci sono campi di calcio, di baseball, rugby, campi gioco per i bambini e inoltre sono frequentatissimi da runners di ogni età. Percorrendo le piste ciclabili del “rio” incontriamo un ponte e una stazione di metro costruiti da Calatrava e infine la Ciudad de la Ciencia, un complesso architettonico interamente dedicato alla scienza e al cui interno ci sono importanti costruzioni di Calatrava.
Arrivati alla playa Patacona, troviamo un cielo di un blu cobalto e 21 gradi all’ombra. La situazione ideale per pranzare in un ristorantino sulla spiaggia. Quella stessa sera ci siamo congedati dal 2014 e abbiamo accolto il nuovo in carica 2015.

Ciudad de la ciencia
Ciudad de la ciencia
Ciudad de la ciencia
Ciudad de la ciencia
Tour della città, dal Parque del Turia alla Playa de Patacona
Tour della città, dal Parque del Turia alla Playa de Patacona
Pranzo in spiaggia, playa de Patacona. 21 gradi all'ombra.
Pranzo in spiaggia, playa de Patacona. 21 gradi all’ombra.

Il secondo giorno ci aspetta un tour di 48 km, dal centro città al Parque Natural Albufera.
L’Albufera è una laguna profonda solo un metro situata nella costa mediterranea a circa 20 km a sud della città. Il nome Albufera ha origini arabe e vuol dire “piccolo mare”. Questo lago, il più grande in tutta la spagna, è separato dal mare da un sottile zona sabbiosa. Le sue acque ospitano molte specie di volatili, da sempre sono luogo di pesca delle anguille e servono da irrigazione per i campi di riso che si trovano nelle vicinanze. Per la storica coltivazione del riso, si dice che Albufera sia la culla della paella e si racconta che l’origine di questo piatto sia proprio di queste parti. Dopo un giro in barca per il Parque Natural Albufera, ci aspetta infatti la vera paella valenciana.

Tour al Albufera
Tour al Albufera
Parque Nacional de Albufera
Parque Nacional de Albufera
Verso Albufera
Verso Albufera

Il terzo giorno ci aspetta una visita guidata da Ale per il centro della città ma senza le nostre amate cavalcature, che ci aspettano per il pomeriggio. Camminando per la città si possono ammirare la Cattedrale in Plaza de la Virgen, il mercado comunal (dove finalmente assaggiamo la tipica orchata Valenciana, una bevanda zuccherina ricavata da un tubero che si chiama chufa), e la Lonja dove si commerciava la seta.

La Plaza de la Virgen
La Plaza de la Virgen

Nello stesso pomeriggio e il giorno seguente siamo liberi di esplorare la città con la bici. Valencia è percorsa da numerose piste ciclabili, larghe, ben asfaltate, munite di semafori dedicati ad ogni incrocio. E’ molto sicuro e facile muoversi in bici in questa città e si percepisce un gran rispetto per il ciclista. I turisti vengono incentivati a usare la bici dai tanti negozi di noleggio della città (ma io vi consiglio il mio amico Pier e Passion Bike, sono di parte!) e i cittadini usano moltissimo il bike sharing. In una stazione metropolitana ho persino visto lo scivolo per portare giù la bici. E’ quindi una città molto Bike friendly… si.
Anche se friendly in generale… forse no. I Valenciani mi sono sembrati un po’ brontoloni e anche litigiosi. Ogni giorno c’è stato un piccolo episodio in cui qualcuno ci ha mandato a quel paese per un qualche futile motivo! Mi hanno ricordato la “scontrosa grazia” Triestina… senza la freddezza e l’educazione asburgica, ma con un temperamento molto più latino!

Una città molto bike friendly
Una città molto bike friendly
Bike sharing Valenbi-sì
Bike sharing Valenbi-sì

Sole, mare, due ruote… basta proprio poco per sentirsi felici. Incredibile privilegio di iniziare il nuovo anno a Valencia, con 24 gradi… purtroppo la vacanza volge al termine!
Un ultimo pranzo in spiaggia, un saluto al mare, ed è ora di ripartire e tornare a casa con una scorta di energia e positività per affrontare gli obiettivi del nuovo anno.
E tanta voglia di partire per il prossimo viaggio. Chissà dove ci porteranno le ruote?

Coccolino, il mio nuovo amico pelosone della Patacona
Coccolino, il mio nuovo amico pelosone della Patacona
La bici di Pier
La bici di Pier
Mitico Pier! Anche Casybike lascia una traccia sulle pareti del negozio
Mitico Pier! Anche Casybike lascia una traccia sulle pareti del negozio
Metti il divertimento tra le gambe! Si intende la bici ovviamente....
Metti il divertimento tra le gambe! Si intende la bici ovviamente….
El cortado... ovvero il Capo in B spanish version!
El cortado… ovvero il Capo in B spanish version!
Sole, mare, due ruote...
Sole, mare, due ruote…
Passion bike a la playa
Passion bike a la playa
Una ruota o un orologio di Dalì
Una ruota o un orologio di Dalì
La bici della befana!
La bici della befana!
"Vueling" back home
“Vueling” back home

Info del tour con Girolibero / Zeppelin

Precedente Grazie 2014! Un anno di bici Successivo Il ciclo libro: la mia vita in bicicletta