Ciclo viaggio ad Amsterdam: Welcome to Bike Wonderland! Giorni 1 e 2

Questo viaggio è stato un piacevole imprevisto.
La mia amica Grazia, conosciuta la scorsa estate nel viaggio di Zeppelin, bici e barca nelle isole del golfo del Quarnaro in Croazia, mi ha proposto di partecipare a questo viaggio in Olanda. Un Tour dei Tulipani di 4 giorni, sempre con Zeppelin e stessa formula bici e barca.
La proposta all’inizio non mi aveva ispirato, avendo in mente altre mete e altre spese, quindi le avevo detto di no. Ma quando a metà Febbraio mi ha timidamente riposto la domanda, il momento era tutto sbagliato e quindi davvero giusto per dire di si ad un viaggio che mi avrebbe di sicuro aiutato a staccare un po’ e ricucire le ferite. Inoltre era rimasto solo un posto libero, nella stessa cabina doppia di Grazia. Era davvero un segno che non potevo ignorare, così ho preso la decisione di partire e nel giro di 24 ore ho comprato il biglietto aereo e dato l’acconto per il tour.
Poi è stato un susseguirsi di giornate difficili, ma infine il 26 Aprile è arrivato e Amsterdam, la Bike city per eccellenza, ci aspetta!

Io e Grazia ci incontriamo dopo mesi nell’aeroporto di Amsterdam, avendo preso voli diversi. Abbiamo una giornata da passare insieme prima di raggiungere il gruppo Zeppelin e abbiamo scelto un albergo in pieno centro vicino piazza Dam e altrettanto vicino al famosissimo Red District. Giusto il tempo di lasciare i bagagli e partiamo immediatamente alla scoperta della città. Camminiamo per ore… Un pranzo veloce nel quartiere Spui, un’occhiata al Flower market, ci perdiamo per le strade tra un canale e l’altro e arriviamo al quartiere Jordaan che mi ricorda molto il nostro Design district di via Tortona a Milano, grazie ai tanti negozi e studi di Design e ai bellissimo Loft che ammiriamo sbirciando un pochino attraverso le finestre (ad Amsterdam nessuno ha le tende!!!).

Ci rendiamo immediatamente conto che Amsterdam è veramente la bike city per eccellenza! Qui tutti si muovono in bicicletta, ma proprio tutti! Di qualsiasi età… le mamme e i papà si muovono con delle speciali bici con il carrellino per i bimbi al posto della ruota anteriore, e ci sono moltissime cargo bike per coloro che utilizzano quotidianamente la bici per lavorare. Ogni strada ha una o due corsie ciclabili e se per sbaglio metti il piede in una di queste i ciclisti ti urlano contro arrivando a tutta velocità e rivendicando il loro diritto di pedalare nelle strade a loro dedicate. Il numero di ciclisti è effettivamente impressionante al punto che il problema della città è proprio il parcheggio delle bici! Abbiamo visto cumuli di bici ad ogni angolo o palo e nei canali piattaforme galleggianti dove sono stati attrezzati appositi parcheggi per biciclette.
Le biciclette che vediamo in giro sono spesso molto brutte, vecchie e pesanti… Quelle che un mio caro amico definirebbe dei cancelli con tutta la ringhiera!
Poiché qui la bicicletta è concepita come mezzo di trasporto e non come hobby queste sono brutte volutamente, così da non farsele derubare, e pesanti per poter resistere ai carichi e al forte vento. Il modello che si vede è la classica “Olandese” con il manubrio alto, il carter chiuso, copri fango e copertoni maggiorati per attraversare in modo sicuro i binari dei tram. Grossi portapacchi anteriori per trasportare pesanti carichi e usa molto avere delle cartellone laterali in PVC sicuramente riciclato, di mille fantasie e colori, e cassettone della frutta in plastica al posto del cestino. Poche bici da corsa e poche fixed. Gli olandesi sono eco sostenibili, cool e al di sopra delle mode.

Nel quartiere Jordaan si trova la casa di Anna Frank che non possiamo non visitare nonostante ci tocchi almeno un’ora di coda con temperature non certo gentili. Vale davvero la pena l’attesa per visitare la casa dove Anna Frank ha vissuto per due anni con la sua famiglia per nascondersi dai nazisti. E’ stato molto toccante vedere questi luoghi nei quali scriveva senza sosta i suoi diari, trascorrendo giornate tutte uguali senza poter vedere la luce del giorno. Una bambina di 12 anni che non può vivere la sua età e che nei suoi scritti esprime fortemente il desiderio di pubblicare un giorno un libro e diventare una scrittrice famosa. Pensate l’ironia della sorte… Il suo desiderio infine si è avverato data l’incredibile fortuna che hanno avuto i suoi diari pubblicati postumi da suo padre, l’unico superstite al delirio nazista che li trovò quando riuscì a fare ritorno a casa.
Dopo la visita, una buonissima cenetta in una tipica trattoria olandese in uno dei vicoli di Jordaan. Tutta la città è in festa! Musica e concerti in ogni angolo. Il giorno dopo infatti è il Kings Day, la festa nazionale più importante, e sono tutti fuori a divertirsi! C’è un’allegria contagiosa e noi, che camminiamo da ore e ore ancora non siamo stanche, ma soprattutto siamo curiose… Una passeggiata nel Red Discrict, con le sue donnine in vetrina e zaffate di profumi botanici che escono da ogni Coffee Shop, e infine torniamo in albergo.

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Il giorno seguente, dopo una buona colazione lasciamo l’albergo e ce ne andiamo a zonzo per la città scoprendola tutta vestita in una festa arancione. Sono tutti in strada vestiti di arancione e con una birra in mano! Non possiamo resistere… io sfoggio per l’occasione quel pile, casualmente proprio arancione, che mi ero portata in caso di freddo estremo. La mia amica Grazia invece acquista in una bancarella un paio di occhiali stile Ray Ban Aviator con la montatura arancione. Siamo bellissime!
Accanto al Nemo di Renzo Piano il punto di ritrovo dove ci aspetta la nostra barca Waterland, e il programma dice che alle ore 14.00 salperemo verso Harleem. La nostra guida Carlos ci accoglie con simpatia ma anche con le brutte notizie! A causa del Kings Day tutti i canali sono chiusi pertanto la nostra barca non può salpare. Inoltre poiché la città oggi è totalmente pedonalizzata anche il camioncino che doveva consegnare le biciclette non è arrivato.
Che sfortuna! Io e Grazia ci scambiamo uno sguardo d’intesa… anche l’estate scorsa nel viaggio in Croazia la barca non era riuscita a salpare il primo giorno ed eravamo rimasti fermi in porto… eppure questo disguido ci aveva evitato di trovarci sotto una tromba d’aria durante la navigazione. Siamo molto serene e pensiamo subito che nulla accade per caso e che questo contrattempo ci porterà una giornata ancora più bella.

Infatti la nostra guida Carlos attua subito un piano B che si rivela fantastico. La giornata è bellissima, il cielo è terso, nemmeno una nuvola, e Carlos ci propone di fare una passeggiata per raggiungere noi il camioncino delle bici che è fermo ad Amsterdam Noord.
Una volta recuperate le bici ci porta in un percorso incantato di 26 km attraverso le campagne di Amsterdam Noord e raggiungiamo il parco del Twiske. Siamo tutti innamorati di questi paesaggi… La lezione è che alla fine non tutti mali vengono per nuocere e che se fossimo stati in navigazione come da programma avremmo perso l’occasione di questa bellissima pedalata nelle campagne olandesi inondate di sole.

Il capitano vuole che la cena sia servita alle 18:30 in punto. Anche la cuoca Jose si rivela subito fantastica e riesce anche ad accontentare me e Alessandra di Roma con alternative vegetariane.
Dopo cena una passeggiata con tutto il gruppo per le vie di Amsterdam e poi a nanna presto. Il mattino dopo finalmente salperemo alla volta di Harleem!

To be continued…

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