Città promosse con 30 e Lode

In una via di quartiere, mediamente trafficata, aspettavo sul marciapiede.
Vicine a me, una signora con le sue 3 figlie di età tra 6 e 10 anni all’incirca che giocavano e si rincorrevano. Nel tentativo di riprenderle dal non andare in strada la mamma grida “Annalisa, non fare prendere spaventi agli automobilisti”.
Ho sentito bene?! In pratica nella nostra società autocentrica, il concetto di “non farsi stirare” viene interpretato dalla prospettiva del povero autosauro che si spaventa e non della bambina che può farsi male?! Che poverina, già vive una città dove non può giocare liberamente in strada ma deve starsene chiusa in casa con un iPad in mano, così mamma e automobilisti sono più sereni.

Le città sono delle persone. Le strade sono per le persone. Dobbiamo ridare strade sicure alle persone. Strade nelle quali bimbi, adulti e anziani possono camminare, pedalare e attraversare la strada senza essere stirati. Questo è possibile solo riducendo la velocità dei mezzi a motore e 30 km/h è la velocità che nei centri abitati dovrebbe essere mantenuta perché a questa velocità si riduce il numero di incidenti gravi. FIAB ha presentato a Montecitorio la campagna 30eLode con la quale chiede al Parlamento l’introduzione del limite di 30 Km/h nei centri abitati. Non c’è più tempo. Occorre una riforma del CDS a tutela delle persone e fermare la mattanza di ciclisti e pedoni degli ultimi tempi. Già in moltissime città d’Europa questo cambiamento è avvenuto trasformandole in città più sicure e belle da vivere.

Pensiamo poi a tutti quei bimbi, come Annalisa, che vivono in città e vorrebbero andare a scuola a piedi o in bici con i loro compagni di scuola ma non possono farlo perché è pericoloso.
Siccome le strade sono pericolose, anziché cercare di risolvere il problema, lo si aggravia portando i bimbi a scuola in auto (ovviamente lasciate tutte in seconda fila).
Quei bimbi di sicuro appoggiano l’idea di città con meno auto e allora… lasciamo parlare loro! Nella campagna #30eLode FIAB lancia un concorso dove tutti i bimbi possono scrivere una email a Renzi che comincia con “Caro Renzi, vorrei andare in bici perché…” (anche se lui risponde meglio su twitter) ed esprima il loro desiderio di città più sicure e a prova di bambino. Molto bello è il video che hanno realizzato per lanciare questa campagna con la spendida Filippa Lagerback, da lungo tempo testimonial FIAB e madrina di Bimbinbici, sempre molto sensibile alle questioni di mobilità ciclistica e di sicurezza per i bambini.

Un blizt per la sicurezza stradale di Salvaiciclisti: nella notte tra mercoledì 30 settembre e giovedì 1 ottobre a Roma, Bologna, Firenze, Torino, Trieste e Palermo, cittadini armati di pennelli e pittura hanno organizzato una segnaletica fai da te, disegnando sull’asfalto il limite di velocità di 30 km/h in strade ad alto tasso d’incidenti, vicino a scuole, incroci pericolosi.

Qualcosa sta per cambiare… è in atto una rivoluzione a pedali che ci porterà presto fuori dall’autozoico, definizione calzante di Bikeitalia, per andare verso realtà urbane più evolute… Città che saranno promosse con 30 e Lode!

Sono per le #citta30 e ci metto la faccia! #30elode
Sono per le #citta30 e ci metto la faccia! #30elode

Salvaiciclisti
In questa infografica si spiega perchè il limite di 50 km/h non è abbastanza

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