“Viaggiare lentamente è incontrare rapidamente”
Claude Marthaler è il ciclonauta più famoso del mondo.
Nato a Ginevra nel 1960, ha iniziato a viaggiare in bicicletta da solo già molto giovane per poi nel 1994 lasciare casa e farci ritorno 7 anni dopo, non prima di aver percorso in lungo e largo il pianeta.
Ancora oggi Claude è un nomade a pedali che vive la sua vita in sella, macinando km da una nazione all’altra, e raccontando al mondo dei suoi viaggi attraverso il suo blog, i suoi libri e i numerosi eventi ai quali viene invitato.
In un mondo che gira troppo veloce, non possiamo anche noi fermarci almeno un po’ e prenderci del tempo per vuotare la mente e riempirla di nuove emozioni?
Con questo libro Marthaler ci racconta cosa significa vedere il mondo dal sellino e ci porta le sue riflessioni sul trovare un equilibro nella grande ruota del mondo.
Un ciclo libro per Natale per aspiranti ciclo viaggiatori.
Per chi cerca più informazioni su questo incredibile personaggio, il blog di Claude Marthaler
“Cerco un equilibrio sui copertoni che accarezzano i contorni della crosta terrestre, come un bambino o un cieco. Un colpo di manubrio, e il mondo si rovescia. Una buca, un automobilista pazzo e il mondo mi rovescia”.
Dopo il giro del mondo in bicicletta in 7 anni, dopo aver scalato tutte le più alte vette dell’universo in sella al suo fedele “yak”, dopo aver conosciuto un patchwork inebriante di persone, dopo avventure, sofferenze, estasi in cammino, Claude Marthaler svela la sua anima a pedali, racconta l’arte di andare in bicicletta, descrive il mondo visto dal sellino. La sua è poesia quotidiana, filosofia, linguaggio dei sogni e dei desideri. È il racconto di chi vive la bici come una parte di se stesso, un prolungamento del proprio corpo. Marthaler ci spiega cosa significa viaggiare a pedali, ma anche semplicemente pedalare senza una destinazione, con la mente vuota, lasciandosi riempire dalle immagini e dalle sensazioni. Descrive la grande ruota del mondo, e cosa si vede attraverso i suoi raggi. È la sua vita e altre forature.”