Il ciclo libro: Pantani è tornato

Era Agosto e facevo colazione in un bar di Muggia, vicino Trieste.
Mi cade l’occhio sulla Gazzetta dello Sport.
A caratteri cubitali: PANTANI FU UCCISO.
All’interno del giornale, uno speciale a fumetti che mi ha ghiacciato il sangue.
Veniva descritta la scena del ritrovamento del corpo Marco in quel residence e gli elementi strani di un caso che fu chiuso in fretta come semplice overdose, o forse suicidio… Ma che forse non lo era.

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Scopro così che il caso Pantani, a 10 anni dalla morte, è stato riaperto.
Sua madre Tonina non si è mai lasciata convincere da chi voleva farle credere che il suo Marco avesse potuto togliersi la vita, e con l’aiuto dell’avvocato De Rensis e dell’amico di famiglia Davide De Zan, giornalista e cronista sportivo, è riuscita a portare degli elementi a sostegno di una ipotesi di omicidio. Con questi elementi, sono riusciti a fare riaprire l’inchiesta, per fare venire a galla la verità e ridare dignità ad un uomo che è morto due volte, nello sport e nella vita.

Proprio Davide De Zan in questo libro ci racconta la storia degli ultimi anni del Pirata.
Dal tragico 5 Giugno 1999 di Madonna di Campiglio, quando esami dell’ematocrito condotti in modo non ortodosso riportarono il valore fuori norma, non coerente con gli esami fatti prima e dopo, e che strapparono il trionfo a Marco nell’ultima tappa del Giro d’Italia, fino al tragico 14 Febbraio 2004, quando il corpo del campione viene trovato senza vita al Residence Le Rose di Rimini.
Ci spiega con parole semplici gli elementi che non quadrano… e che sono stati sottoposti alla magistratura.
Ci racconta con parole addolorate la perdita di un amico…
Un libro che consiglio, e da leggere tutto d’un fiato.
Per non dimenticare il grande Marco Pantani, che pochi giorni fa avrebbe compiuto 45 anni.
Questo 14 Febbraio saranno 11 anni da quando se n’è andato.

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“Tutti ricordano le immagini di Marco Pantani scortato dai carabinieri a Madonna di Campiglio il 5 giugno 1999. Un numero, 53, il valore del suo ematocrito al controllo, gli costa un Giro d’Italia condotto trionfalmente. Per qualcuno, quel giorno crolla un mito. Per Pantani è il mondo stesso a crollare. Insieme alla maglia rosa gli sfilano l’onore, e un gran pezzo di vita. È una discesa agli inferi, che il Pirata compie scalino dopo scalino e si consuma il 14 febbraio di cinque anni dopo nel residence di Rimini dove viene trovato morto. Overdose è il verdetto del giudice. Qualcosa di molto simile a un suicidio per il resto del mondo. Qualcuno continua a nutrire dubbi su quella conclusione ma servono nuovi elementi e molto coraggio per spingere la magistratura a riaprire il caso. Tre persone non hanno mai smesso di lottare per restituire l’onore a Marco Pantani e trovare finalmente la verità. Tonina, la mamma, che ha sempre rifiutato la versione ufficiale. Antonio De Rensis, l’avvocato della famiglia, che ha messo testa e cuore in questa battaglia. E Davide De Zan, un giornalista ostinato, che di Marco era amico. Grazie a un lavoro d’inchiesta puntiglioso e serrato, dettagli, fatti e clamorose dichiarazioni si accumulano sotto gli occhi dell’autore e qui vengono documentati e analizzati nella loro sconvolgente evidenza. È così che hanno preso corpo due parole: complotto e criminalità organizzata. Prefazione di Giorgio Terruzzi.”

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