Mangia Prega Pedala

Ricordate il film di qualche anno fa Mangia Prega Ama?
Ho amato moltissimo questo film, visto più volte, e ho amato molto anche il libro autobiografico scritto dalla stessa Elizabeth Gilbert, protagonista del film e interpretata dalla bellissima Julia Roberts. Infatti in molte situazioni nella mia vita mi sento simile a Liz, la giornalista e scrittrice americana di 36 anni che dopo un difficile divorzio decide di intraprendere un viaggio di un anno intorno al mondo attraversando tre importanti tappe per ritrovare l’equilibrio e la felicità.

MANGIA
Il viaggio di Liz comincia dal sogno di una vita: andare in Italia.
I primi quattro mesi li trascorre a Roma, dove insieme a nuovi amici, si avvicina ai piaceri della buona cucina italiana e si riposa dalle sofferenze del suo divorzio attraverso l’arte, lo studio della lingua italiana e il dolce far niente.
In questo breve periodo guadagna ben 12 chili!
Essenzialmente quindi si tratta più che altro di una ricerca di un equilibrio con la bilancia!
Io sono fortunata, perché ci sono nata in questo meraviglioso paese, museo a cielo aperto dove si mangia come in nessun altro luogo al mondo!
Mi sento particolarmente come Liz quando tra un gelato e una pizza tento di entrare nei jeans dell’anno scorso…

PREGA
Vola in India, dove passa altri quattro mesi in un Ashram, un centro di preghiera, alla ricerca di un equilibrio della mente.
Qui conosce Richard il texano che l’aiuterà a superare le grandi difficoltà nell’adattarsi al rigore e agli orari che il centro impone, ma soprattutto ad imparare la meditazione per controllare i suoi pensieri e guarire la tristezza che ha nel cuore. La mente è potentissima, non si ferma mai e talvolta i nostri pensieri diventano negativi e ossessivi e hanno il controllo sulle nostre vite. E’ importante riuscire a controllare i propri pensieri e ricordarsi che la mente per l’appunto “mente”, ovvero non sempre i nostri pensieri corrispondono alla realtà. Tutte le volte che ho cercato di meditare, come Liz ferma e seduta per lungo tempo, non ci sono mai riuscita granché bene! La mia meditazione è piuttosto dinamica: attraverso la corsa, la bici, o anche una passeggiata al mare, in solitaria, vivendo nel qui e ora per un po’ di tempo riesco ad isolare i miei pensieri, ad osservarli e ad accettarli senza giudizio così che anche le più grandi paure si sciolgono come neve sotto il sole.

AMA
I successivi quattro mesi li passa a Bali, in Indonesia. Lo sciamano sdentato Ketut l’aiuterà a trovare un equilibrio in quanto ha appreso durante il viaggio, il piacere e la gratificazione del corpo in Italia e il rigore del lavoro e della meditazione in India.
Gira spensierata per l’isola in bicicletta, quando non è impegnata con la meditazione o le lezioni dello sciamano, e il destino vuole che si innamori di nuovo mettendola quasi sotto le ruote dell’auto di Felipe. Nonostante le forti resistenze legate alla paura dei rischi di amare ancora, alla fine decide di vivere pienamente questo amore, incoraggiata anche da Ketut che le ricorda che “alle volte perdere il tuo equilibrio per amore è parte stessa del vivere una vita equilibrata”.
Anche io sono metaforicamente finita sotto le ruote della sua bici da corsa e mi sono innamorata di lui.
Mesi di estenuanti salite con qualche discesa per prendere fiato. Una continua scalata per tentare di raggiungerlo, pieno di paura, lui sempre più distante, il nostro amore sempre più unilaterale. Mi arrendo infine, mi ritiro… lo vince lui il gran premio della montagna, però da solo. Forse un giorno si renderà conto di avere perso una persona che lo amava davvero, che era pronta a sostenerlo in tutte le sue battaglie, che credeva sempre in lui anche quando non ci credeva lui stesso. Sono cose rare ai nostri giorni.
Le nonne dicono sempre “Chi non ti ama non ti merita” e credo che in fondo la saggezza popolare ha sempre ragione. Forse merito di meglio, merito qualcuno che riconosca il valore di un amore, che non ne sia spaventato e che non ambisca a trovare qualcosa di più, utopico e irreale.
Quando il mio cuore si sarò ricucito, spero che l’universo mi rimetterà sotto le ruote della persona giusta! Le evidenze passate hanno ampiamente dimostrato che CAV, Ciclista Alto Vegetariano, non è un criterio unico e sufficiente per garantire il successo di una relazione eppure sono convinta che ci debbano essere delle basi e dei valori comuni da cui partire e per me sono questi.
Se poi invece il mio destino deve essere diverso, se la cosa più brutta che mi dovrà capitare sarà di rimanere single tutta la vita… allora, che cavolo, rispetto a destini ben più crudeli mi andrà bene ugualmente… vorrà dire che mi concentrerò sui miei progetti.

Quindi no, non sono come Elizabeth Gilbert. Non ho trovato il mio Felipe.
Non c’è più AMA nella mia vita ora.
C’è però PEDALA.

MANGIA PREGA PEDALA

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“Un giro in bicicletta è una fuga dalla tristezza”
J. Starrs

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2 commenti su “Mangia Prega Pedala

  1. Chiara Meriani il said:

    Bellissimo. Auguri di cuore Alex 🙂 e che la tua vita sia fatta di splendide salite panoramiche e faticose e poi discese che ti scompigliano i capelli, piene di risate. Con lui o senza!

    • casybike il said:

      Grazie Chiara!
      Presto arriveranno nuove salite e discese, questa volta sicuramente più piacevoli 🙂

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