Milano, una città che cambia

Milano è una città che ha tutte le carte in regole per essere sostenibile e che offre ai suoi cittadini molti strumenti per la nuova mobilità. Può vantare infatti una rete capillare di mezzi pubblici: tram, autobus, filobus, metropolitana, passante ferroviario. Inoltre dispone di un’invidiabile servizio di Bike sharing (terzo in Europa) e numerose piste ciclabili. Ci sono anche 4 diverse compagnie di Car sharing (se proprio non possiamo fare a meno di prendere l’auto) che essendo per sua natura destinato a brevi spostamenti ha come conseguenza una riduzione del numero di auto in circolazione.
Milano è una città che è cambiata tanto nell’ultimo decennio e cambia ogni giorno sotto i miei occhi.
Ma allora, con tutte queste possibilità, perché ci sono ancora tutte queste auto in giro per la città?
Se ce ne fossero meno, Milano sarebbe più bella, più pulita, più vivibile (e più viva) e più serena… perché le persone che si muovono in auto e nel traffico cittadino sono più aggressive.

Autosauro day 1
Mi è capitato proprio Domenica scorsa di assistere ad una aggressione verbale di una crudeltà inimmaginabile da parte di un’automobilista inferocito ai danni di un altro automobilista solo perché quest’ultimo non aveva capito la richiesta di farsi poco più avanti per fargli posto nel parcheggio (comunque sul marciapiede… tralasciamo.). E allora mi chiedo se ha senso essere tanto arrabbiati in una Domenica pomeriggio davanti ad una gelateria. Cioè, voglio dire… sei un po’ esaurito, bello mio!

Autosauro day 2
Giovedì sera, meeting con cena aziendale di tutto il team in centro a Milano.
50 persone (meno una, indovinate chi) ritenevano perfettamente normale recarsi in auto dal comune limitrofo nel quale lavoriamo, servito dalla linea 2 della metropolitana, fino in centro in via Paolo Sarpi (Chinatown, che oltretutto è ZTL) e ritenevano perfettamente logico impiegare un’ora e mezza circa per uno spostamento di 10 km, con un costo di circa 20 euro per l’autosilo.
Sono riuscita, con molta fatica, a convincere almeno metà di queste persone a lasciare l’auto nel parcheggio gratuito del capolinea e prendere la metropolitana fino a Moscova, per poi passeggiare 10 minuti fino alla fine in via Paolo Sarpi. Il risultato è stato che chi ha preso i mezzi ha speso 5 euro tra andata e ritorno, e ci ha impiegato 40 minuti. Chi invece ha preso l’auto fino in Paolo Sarpi ha impiegato 1 ora e 20 minuti, arrivando tardi al meeting e adducendo motivazioni al ritardo a fatti che non sarebbero accaduti prendendo il mezzo pubblico.

Quei colleghi che hanno scelto l’auto in questa occasione, scelgono l’auto ogni giorno perché:
1. Abitano lontano
2. Hanno i bambini da prendere e portare a scuola
3. E’ più comodo.

Ora chiaritemi il concetto di abitare lontano, se abitare lontano per voi significa abitare in piazza Piola…. (sempre MM2). Inoltre perché portare i bambini a scuola implica per forza l’uso dell’automobile quando invece risulta che i bambini accompagnati a piedi o in bici sono più svegli e più attivi?
Infine, in cosa per voi è più comoda l’auto? Stare fermi in un cubicolo chiusi nel traffico a respirare smog è più comodo? O forse muoversi a passo d’uomo con il terrore di motorini che sfrecciano a destra e sinistra, pedoni, ciclisti, ecopass, ZTL e rilevazioni di velocità ci può fare sentire più rilassati? Perché a me sinceramente risulta più comodo prendere un mezzo e non dovermi preoccupare di guidare. Posso leggere, ascoltare musica, chattare con whatsapp, mentre qualcuno mi porta a destinazione. Inoltre mi risulta anche più economico… Poi fate voi!

Per chi sceglie la bici come me, Milano non è una città “inpedalabile” e pericolosa come si pensa.
Le piste ciclabili ci sono e ce ne sono sempre di più. Certo, c’è sempre l’ignorante che ci parcheggia sopra. Ma così come ci parcheggia, prima o poi (a suon di multe) se ne va… ad un certo punto.
La ciclabile “sotto” resta!
Venerdì sera ho percorso 14 km, dal comune limitrofo dove lavoro, fino alla sede della FIAB in via Borsieri e li ho percorsi quasi interamente su pista ciclabile.

La ciclabile che corre lungo la circonvallazione interna è un po’ pericolosa a causa dell’intenso traffico (e anche qui torno a chiedermi, se tutte quelle auto siano realmente necessarie), delle auto in sosta con le 4 frecce, e dei taxi che scambiano la ciclabile per la loro preferenziale.
Con un po’ di fatica sono arrivata in via Pontaccio e qui seguendo un signore in via San Marco ho scoperto una ciclabile che non conoscevo, bellissima, protetta… che passa accanto all’ospedale Fatebenefratelli, passa sotto la trafficata Bastioni di Porta Nuova con un piccolo tunnel… e ti consegna in Viale M. Gioia, dove parte la lunga e bella ciclabile fino a Isola, accarezzando il Bosco Verticale, fino in via Borsieri.

Milano è proprio una città che cambia.
Ora tocca a noi cambiare.

Autosauro day 3
Lui, autosaurino. Lei, io.
Lui dice a lei: ti piace andare in bici, ah ecco. Che ne dici se ci facciamo un giro?
Lei (io) dice a lui: Si. Ma sai che io vado…
Lui: in che senso vai? Vai veloce?
Lei (io): beh, faccio molti km. Tu… non so. Ti muovi in auto…
Lui: Ma tipo? Quanti ne hai fatti ieri per esempio?
Lei (io): ieri, 54 km.
Lui: AH. Minchia. Beh… Vai.
Lei (io): Si, ma guarda che per me sono pochi…di solito ne faccio 80-100 (me la sto tirando un po’ per prenderlo in giro)
Lui: Hmm. Ecco. Sei proprio strana. Non conosco nessuna donna che ama farsi tutti ‘sti km! Cioè la maggioranza delle donne ODIA fare cose del genere.
Lei (io): Ma stai parlando della la tua fidanzata per caso?! Bè si, io sarò strana… ma non lo so se riesci a venire in bici con me!

Cosa ne pensate?

Ciclabili in centro a Milano
Ciclabili in centro a Milano

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