Trieste e la Parenzana

Trieste è una città che amo. Risveglia i miei ricordi d’infanzia ed è singolare come la mia dimensione inconscia ignori la geografia e trovi dimora in una città di mare non del sud Italia, dove sono nata, ma del nord est. Eppure è così… ci sono diversi punti di contatto con la mia storia personale, e la mia anima li ha riconosciuti.

Trieste, città del vento, della Barcolana, del caffé…
Ci perdiamo nelle viuzze di Cavana trovando pace solo davanti a un Capo in B, che è come i triestini chiedono un caffè macchiato in bicchiere anziché in tazza.
Per chi non la conosce, consiglio di dedicarle almeno un week end per scoprire la sua magia. Passeggiando da Ponte Rosso, dove si trova la statua di un suo storico cittadino James Joyce che in una lettera a sua moglie Nora dichiara “la mia anima è a Trieste”, in pochi passi si arriva a Piazza dell’Unità d’Italia (Piazza Unità semplicemente per i Triestini) che per me e molti è la piazza più bella d’Italia… L’unica che ha uno dei quattro lati mancanti perché affaccia direttamente sul mare.
E che mare… Dal Molo Audace è possibile abbracciare la piazza intera oppure volgere lo sguardo verso il golfo, racchiuso dal Carso proteso a cingere questa perla, e in un colpo d’occhio cogliere il Faro della Vittoria, il “formaggino” Monte Grisa e là sulla punta il Castello di Miramare.

E’ una città che frequento da molti anni e che conosco ormai molto bene. E’ il week end di San Valentino, e seppur l’ho visitato tante volte non c’è luogo più bello al tramonto del Castello di Miramare e merita di tornarci.
Questo castello così romantico, affacciato sul mare e circondato da un rigoglioso parco, è stato la dimora di una coppia sfortunata. Massimiliano D’Asburgo, arciduca d’Austria e Imperatore del Messico, e la sua consorte Carlotta del Belgio ci vissero pochi anni. Lui fu ucciso in Messico, e lei perse la salute mentale. Un luogo di una bellezza immortale, assolutamente da visitare.

La vie en rose
Piazza Unità en rose
Il castello di Miramare al tramonto
Il castello di Miramare al tramonto
Miramare
Romantica Miramare
Trieste
Piazza Unità by Night

Domenica mattina le previsioni sono buone e decidiamo di passare la giornata in sella. Uno dei percorsi più conosciuti è la Parenzana.
Nei primi anni del novecento, l’Impero Austro Ungarico costruì una linea ferroviaria, per lo più per favorire il trasporto di merci da Parenzo, attualmente Poreč in Croazia, e altri paesi dell’Istria nord occidentale fino all’importante emporio e porto dell’Impero che era Trieste.
Costeggiando questa antica ferrovia e lungo il percorso delle sue 35 fermate, oggi c’è una splendida ciclovia di circa 140 km che parte appunto da Trieste (la parte ciclabile da Muggia) e arriva fino a Parenzo.
Questo bellissimo percorso cicloturistico attraversa l’Istria e ci accompagna a scoprire paesi che erano Italiani, impossibile non riconoscere le architetture Veneziane, e che nel 1947 sono stati spartiti tra Territorio Libero di Trieste e Jugoslavia in una storia sanguinosa e molto triste. I confini sono nuovamente cambiati con la storia e oggi in questo percorso attraversiamo tre stati: Italia, Slovenia e Croazia.
Io ho fatto diverse volte questa ciclabile ma solo per la prima parte Slovena, circa 70 km A/R, e sto pensando di organizzare un week end di tre giorni per poterlo completare con la parte Croata.

Decidiamo di noleggiare le bici alla Stazione delle Biciclette dell’associazione Viaggiare Slow di Muggia. La stagione non è ancora partita e la Stazione non ha ancora inaugurato il nuovo anno, ma Fabrizio ed Elisabetta sono così gentili da accogliere la nostra richiesta e aspettarci al mattino. Siamo i primi clienti dell’anno!
A Muggia è Carnevale, l’evento più importante e sentito dell’anno. Il paese è completamente chiuso al traffico perché nella giornata ci sarà la sfilata dei carri. Dopo un capo in B si può partire.
Ulteriori informazioni sulla Parenzana

La Parenzana, prima parte Italia Slovenia
La Parenzana, prima parte Italia Slovenia

La Parenzana, seconda parte, Slovenia Croazia
La Parenzana, seconda parte, Slovenia Croazia
Parenzana
70 Km anello da Muggia a Pirano
Muggia
Il duomo di Muggia al mattino e prima dell’invasione del Carnevale!

All’andata non prendiamo la ciclabile perché preferisco costeggiare il mare, così lasciamo il centro storico di Muggia e seguiamo il lungomare Venezia, Porto San Rocco, Lazzaretto, e in pochi km siamo in Slovenia. Passiamo per Ancarano e arriviamo a Capodistria.
Questo paesino lo conosco come le mie tasche… Prendiamo un altro capo, nel mio solito bar, e poi ripartiamo prendendo la ciclabile che costeggia il mare e che ci porta a Isola.
Qui a Isola possiamo congiungerci con la Parenzana, contrassegnata con il cartello D8, che attraversa i vigneti e ci porta a Portorose.
Lasciamo la Parenzana per entrare nel paese, direzione Pirano. Costeggiamo il mare, affrontiamo un piccolo strappo a San Bernardin e poi una discesa ci porta nella incantevole Pirano.

Verso Capodistria
Verso Capodistria
Capodistria Parenzana
Capodistria
Isola Parenzana
Isola
Parenzana
Quel treno da Parenzo per Trieste
Parenzana
Il cartello della D8
Parenzana
Galleria di Strugnano
Parenzana
Piazza Tartini a Pirano
Parenzana
Pirano

Un sole meraviglioso, pranziamo all’aperto di fronte al mare e ce la prendiamo molto comoda… Quando ci accorgiamo che sono le 16.30 ed è tardissimo! Abbiamo meno di due ore di luce per fare ritorno a Muggia. Come se non bastasse, non mi sento molto bene e questo mi costringe ogni tanto a fermarmi e a rallentare il passo. Il crepuscolo rende magico lo scorcio di Isola dalla ciclabile. Da Capodistria a Muggia, continuiamo sulla Parenzana e ovviamente ci ritroviamo a farla al buio!

Isola Parenzana
Isola
La ciclabile
La ciclabile
Parenzana
Parenzana by night

Stanchi ma felici, doccia, cena e poi a nanna! Il giorno dopo si fa ritorno a Milano…
Ma non prima di aver salutato la mia città adottiva.
Mi allontano con le parole di Saba che della sua città scrisse molto.
“Avevo una città bella tra i monti rocciosi e il mare luminoso”

Rimane nei miei occhi. Ma soprattutto nel mio cuore.

Trieste in my eyes
Trieste in my eyes

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