La felicità sta nelle piccole cose

Lo confesso.
Oggi è il mio primo giorno felice dopo due settimane difficili. Saranno le vicissitudini sentimentali, non proprio ideali, sarà questo inverno che non accenna ad andarsene, per fare posto alla primavere e alle lunghe pedalate. Sarà che si pedala poco, e si pensa troppo. La neve non mi è mai piaciuta, anche se devo ammettere che un po’ ti fa tornare bambini, perché tutto rallenta.

Oggi ho detto no.
Anche se la neve cadeva a fiocconi (che nemmeno i Kellog Special K sono così grossi), ho inforcato la mia bicicletta rosa, munita di borse laterali, e sono partita verso il mercato del paese.
Faccio spesso la spesa al supermercato e recentemente si parlava con Laura e Francesca (amiche cicliste e vegetariane di Bici Veg) di quanto si risparmia facendo la spesa al mercato e dei bei sacconi di frutta e verdura che si portano a casa con un paio di banconote da 10 euro.

Quindi ho detto basta.
Basta procrastinare. Basta aspettare che arrivino tempi migliori. Basta sperare che arrivi chissà cosa. Quando sono tornata a casa con la bici carica come un mulo di buste del mercato, bagnata fradicia e un po’ stanca per la fatica nel trascinare la bici sulla rampa scivolosa per la neve, mi sono sentita felice.
Felice come ero felice fino a due settimane fa, quando ancora la speranza albergava nel mio cuore.

Una bella doccia calda, una pila di buoni libri, un’oretta di studio di chitarra e stasera la cena con il mio gruppo bici veg. La felicità è un’abitudine e bisogna esercitarsi per essere felici, ogni giorno. Circondarsi delle cose che ci piacciono e che ci fanno stare bene.

Felice, sì, anche senza te.

La neve a Milano, ti fa tornare bambina come tanti anni fa, e ti lasci cullare dal rumore che fa la felicità

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