Copenaghen, il paradiso dei ciclisti

Era da molto tempo che desideravo visitare Copenaghen, la mecca dei ciclisti, e ho colto l’occasione del concerto di John Mayer per farci un salto.
In questo post, come sempre, voglio raccontare le cose che ho fatto e che ho visto, dal mio punto di vista personale e senza la pretesa di creare una guida di viaggio… ma solo con la voglia di dare qualche consiglio a chi vorrà dedicare un week end alla scoperta di questa bellissima città.
Prima che tu prepari i bagagli, voglio avvertirti: Copenaghen è cara come il fuoco e i prezzi in rapporto ai salari italiani sono davvero proibitivi. Ecco perché il mio itinerario è adatto ai piccoli budget.

Come arrivare:
Con le maggiori compagnie aeree low cost, inutile stare a citarle, si trovano voli molto economici. Preferendo le giornate feriali e orari non proprio comodissimi e a prova di dormiglioni come me, si può risparmiare un bel po’.
Una volta arrivati in aeroporto, basta prendere la metropolitana e in soli 13 minuti si è in centro. La soluzione più facile, veloce ed economica.

Dove dormire:
Ci sono moltissimi hotel in tutta la città e per tutte le tasche. Ma se le tasche sono decisamente piccole e mezze vuote, Airbnb è la soluzione ideale. Non solo per risparmiare, ma anche per fare l’esperienza di vivere in una casa danese. Se sei interessato all’architettura e al nordic style, perché non provare? Io per un ottimo prezzo (inconfrontabile con le tariffe degli alberghi) ho avuto una confortevolissima camera singola in casa di un infermiere danese a Christianshavn, un bel quartiere con le tipiche casette rinascimentali che affacciano sul canale e le houseboat che gli fanno valere il soprannome di piccola Amsterdam. A soli due passi dalla famosa, controversa e fricchettona città libera di Christiania e a 10 minuti a piedi dal centro e dal famoso e colorato porticciolo Nihavn.

Christianshavn

Muoversi a Copenaghen:
È una città a misura d’uomo dove ci si può spostare tranquillamente a piedi e ovviamente in bici. Ci sono negozi di noleggio biciclette praticamente a ogni angolo e la città è davvero sicura per i ciclisti. L’80% della popolazione si sposta in bicicletta, indifferentemente dalle condizioni climatiche (che in confronto a quelle Italiane definirei polari!). Ci sono più bici che auto sulle strade e le piste ciclabili sono quasi dappertutto. Bisogna solo fare attenzione a segnalare le svolte e quando si sta per frenare per non farsi venire addosso. Anche le cargo bike sono molto diffuse, perchè qui mamme e papà portano i bimbi a scuola in bici e non con il SUV!

Un’altra cosa che mi ha colpito è che evidentemente qui non ci sono furti. Le bici sono quasi sempre chiuse con il solo blocca ruota o con dei catenacci che a Milano durerebbero trenta secondi, legate da sole o in punti stupidi, come alla ruota anteriore o al manubrio. È segno che qui il problema dei furti non esiste. Ci sono talmente tante biciclette ovunque, belle e brutte, che a nessuno importa di rubare proprio la tua. Ho avuto l’impressione che questa città sia davvero vivibile, sicura e felice.

Più bici che auto

Io ho preferito camminare e ho scelto un bike tour per fare un’esperienza non solo ciclistica ma anche turistica nella città. Prima di partire ho fatto una ricerca ed effettivamente ci sono molte possibilità di bike tour. Ma il sito di Bike with Mike mi ha colpito per la sua franchezza e i suoi modi diretti e non ho avuto dubbi che dovevo assolutamente conoscerlo! Ti consiglio di dare un’occhiata al suo sito e soprattutto alla pagina How it works.

Bike with Mike

Nonostante il freddo artico, mi sono divertita un mondo. Mike ci ha portati per tre ore in giro per tutta la città sostando per qualche minuto a ogni punto di interesse per raccontarci fatti storici, sociali, curiosità e molto altro del suo amato paese. A Copenaghen amano la tranquillità, per questo vanno in bici! E il campanello devono averlo per legge ma non si suona mai! Lavorano pochissimo, perché non è importante avere soldi ma vivere bene, tranquilli… e tutti hanno diritto a una buona qualità della vita. Per questo lo stato assiste così tanto i suoi cittadini e i danesi sono felici. Penso che sia anche questa la base dell’Hygge, ovvero quella sensazione di sentirsi in pace con sé stessi, soddisfatti della vita e delle piccole cose quotidiane.

Hygge, un sentimento tutto danese

Infine, se il tour in bicicletta e ore di camminate non bastano per esplorare ogni angolo della città, allora un punto di vista altrettanto unico è quello di vederla navigando i suoi canali: una visita guidata di un’ora (in inglese o italiano) con una guida turistica come quella del Gran Canal Copenaghen Tour.

Tour per i canali

Cosa vedere:
Ci sono tantissime cose da vedere a Copenaghen. Io personalmente preferisco prima esplorare la città piuttosto che gettarmi subito nella lista dei musei consigliati nelle guide. Dopo che mi sono fatta un’idea di tutto decido dove voglio entrare.
Se vuoi approfittare e visitare molte cose, è consigliata la Copenaghen Card che con circa 50 euro per 24 ore dà accesso a tutti i mezzi pubblici e ingresso gratuito in molte attrazioni e musei.

I palazzi reali: a Copenaghen ci sono tre palazzi reali. Amalienborg è quello dove attualmente risiede la famiglia reale. Se il tempo è bello, una passeggiata a King’s Garden dove c’è il secondo Rosenborg Castle. Adiacenti, da non perdere i parchi botanici, ingresso gratuito. Il terzo, Christiansborg Palace, è attualmente la sede del parlamento e degli uffici del primo ministro.

– Per i bambini, da non perdere ovviamente l’antico e rinomato parco di divertimenti Tivoli.

Nihavn, il porticciolo tutto colorato e ricco di ristorantini (carissimi). Qui ha vissuto Hans Christian Andersen, l’autore delle favole che tutti conosciamo, tra le quali quella della Sirenetta, divenuta simbolo di Copenaghen.

– A soli 5 minuti di bici, eccoci da lei. Dolce, piccola Sirenetta, appoggiata su uno scoglio con l’aria di avere un gran cuore spezzato. Tanti si aspettano una grande statua e rimangono delusi nel vederla dal vivo… ma che dimensioni dovrebbe mai avere una sirena? La statua ha le esatte sembianze e dimensioni di una donna. Questo la rende così vera e la sua tristezza così tangibile e reale. Sarà per questo che i danesi le sono molto affezionati.

– Su una sponda del canale il Royal Theatre, sull’altra si vede l’Opera, regalo alla città del colosso Maersk.

– Su Paper Island, dove un tempo c’era una cartiera ora c’è CC Contemporary Copenaghen e il fighissimo Copenaghen Street Food: un capannone con una trentina di stand di street food di diverse nazioni, per tutti i gusti e le tasche. Paper Island si raggiunge in pochi minuti grazie al ponte pedonale e ciclabile che unisce Nihavn a Christianshavn, la piccola Amsterdam.

– È la biblioteca reale nazionale la modernissima Black Diamond.

– Per gli amanti dell’arte, il National Museum e il NY Carlsberg Glyptotek.

– Per gli amanti del design il Designmuseum Denmark, dell’architettura il Danish Architecture Center. Ma il design danese è praticamente ovunque, lo si trova persino nella commercialissima strada pedonale Stroget: da non perdere i negozi Illum Bolighus e Hay.

– Hai visto il film The Danish Girl e lo ami come me? Allora devi assolutamente pedalare tra le casette antiche del quartiere Nyboder. Qui sono state girate quasi tutte le scene.

Tante tante altre cose… impossibile citarle tutte. Copenaghen Merita assolutamente una visita! Perché no, magari a Luglio, quando il tempo è più caldo e c’è inoltre un importante festival Jazz che attrae turisti da tutto il mondo.

La splendida Sirenetta

Mangiare a Copenaghen:
Ho già detto che è cara come il fuoco? Sì vero? Bene. Dimentica i prezzi italiani. Non fare confronti. Goditi la vacanza… ma… fai due conti prima di entrare in un ristorante! Un pranzo può serenamente costarti anche 80 euro per non avere mangiato nulla.
Il pranzo tipico danese è lo smorrebrod, un panino aperto e farcito. Essendo vegetariana non ho optato per la cucina danese, prevalentemente a base di pesce e carne.
Ho provato delle soluzioni veg friendly e soprattutto low budget. Se siete alla ricerca di ristoranti veg a Copenaghen, ce ne sono moltissimi. Il sito e l’app Happy Cow sapranno consigliarvi.

Io ho provato:
Fala Fala al Copenaghen Street Food – il campione di saporitissimi panozzi di falafel (gluten free inoltre) per un prezzo più che accettabile.
Hope – mi sono innamorata di questo ristorantino interamente vegano. Così caldo e accogliente in puro stile scandinavo. E ho mangiato divinamente e mi sono rilassata moltissimo. Hygge style.
Simple Raw – più ricercato e freddo negli arredi, propone un menù vegano e crudista.
Numerose poi le caffetterie dove potersi scaldare e mangiare un panino, una torta, bere un the caldo. Tra queste le diffuse catene Lagkagehuset o Espresso House che si trovano in tutta la città.

Hope, Nordic & Veggie

Ti ho convinto a partire?
Rimando all’e-book gratuito di Bikeitalia e al sito ufficiale del turismo in Danimarca per approfondimenti.

E ora lascio spazio a qualche foto… keep calm and cycle in Copenaghen!

E oggi c’era questo sole qui a salutarmi…

Precedente John Mayer a Copenaghen Successivo John Mayer in Copenaghen (english)