Il ciclolibro: scelta vegetariana e vita in bicicletta

“Non si può mangiare ciò che ha un volto” Paul McCartney

Vegetariana e ciclista. Qualcuno probabilmente chiuderà immediatamente il browser, perché giudicherà insensata se non ridicola la scelta di eliminare carne e pesce o di limitare quanto più possibile l’uso dell’auto.
E fa bene, a chiudere, perché non ho voglia di leggere commenti stupidi sulle mie scelte. Lo dico subito. Non sono negoziabili, e in fondo chi non ha voglia di capire non lo farà mai.
La mia intenzione non è certo quella di salire in cattedra e dire agli altri come bisogna vivere. Tuttavia mi piacerebbe dare il mio contributo per influenzare anche solo una manciata di persone a compiere scelte più consapevoli.
Pertanto chi fosse interessato a cambiare la sua alimentazione, anche solo riducendo il consumo di prodotti di origine animale, e il modo con cui spostarsi per fare qualcosa per la propria salute e per la salvaguardia del nostro pianeta… Benvenuti! Voglio parlarvi di questo libro, che ho trovato molto interessante e che sicuramente se avrete voglia di leggere vi fornirà argomentazioni ed elementi scientifici ben più convincenti della mia semplice esperienza personale.

Vegetariani o vegani: io credo che non si nasca.
Lo si diventa, per motivi di salute o etici.
Una premessa, chiariamo innanzitutto la differenza tra i due.
I vegetariani non mangiano carne, affettati, pesce. Mangiano uova e latte.
I vegani non mangiano carne, affettati, pesce, uova, latte, miele. In pratica evitano tutti gli alimenti che prevedono lo sfruttamento e la sofferenza degli animali, e questa scelta etica si estende anche a prodotti cosmetici e capi di abbigliamento (come ad esempio le scarpe in pelle o i piumini – scelte spesso comuni anche ai vegetariani). Sia i vegetariani che i vegani basano la loro alimentazione su verdura, frutta, legumi e molto altro. Vi assicuro che non si muore di fame!
Io sono diventata vegetariana un po’ a tentativi e un po’ per gradi. Ho eliminato per prima solo la carne un paio di anni fa, continuando ogni tanto a mangiare affettati e a mangiare pesce. Ho poi eliminato gli affettati, continuando con il pesce. Da qualche mese ho eliminato anche il pesce, anch’esso un essere vivente che soffre, anche se in silenzio. Urrah! Sono una vegetariana completa.
Già da tempo inoltre ho eliminato il latte vaccino, sostituendolo con vari tipi di latte vegetale e limito al massimo i formaggi. Le uova, cerco di acquistarle biologiche e di allevamento a terra.
Vi assicuro che ho molta più energia, non sono mai stanca, non ho più un brufoletto in faccia e, grazie ovviamente anche allo sport, anche la linea ne trae giovamento.
La nostra società del benessere spende più soldi per dimagrire che mangiare, mentre la maggior parte del pianeta muore di fame. Una società non solo sovrappeso ma afflitta da cardiopatie e tumori. Forse c’è qualcosa che non va in quello che ci stanno propinando sugli scaffali del supermercato… non ditemi che non ve lo siete ancora chiesti?
Se vi interessa approfondire, questo libro è scritto in modo molto semplice e scorrevole. Vi riporto un passaggio e poi la scheda prodotto con il link per acquistarlo, magari è una buona idea regalo.
Buona lettura! Tanta verdura… e tanta bici a tutti 🙂

“Alimentazione vegetariana e mobilità in bicicletta; con due mosse si cambia il mondo! Come abbiamo imparato, l’alimentazione a base vegetale è basata su solide evidenze scientifiche e rappresenta un’ottima opportunità per vivere in salute. Chi fa a meno dei prodotti animali (in parte o totalmente) per motivi etici deve essere doppiamente tranquillo perché oltre a nutrirsi in maniera adeguata contribuisce ad un mondo più rispettoso dell’ambiente e dei diritti universali di altri esseri viventi. Con la bicicletta avviene lo stesso prodigio, perché pedalando per esigenze di mobilità o per semplice divertimento si diventa più sani, si tutela l’ambiente e si rende la città più a misura di bambino. Allora l’idea che avanza è: perché non diventare ciclisti e vegetariani? Quale rivoluzione dei costumi e dell’economia si avvierebbe cambiando il modo di muoversi e quello di mangiare”

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Concludo con una citazione della grande scienziata Margherita Hack, ciclista e vegetariana per tutta la sua lunga vita.

“Gli animali son creature di questa terra, sono nostri fratelli e quindi non è che si devon considerare oggetti a nostra disposizione. Sono esseri viventi che hanno capacità di amare e di soffrire e quindi dobbiamo trattarli proprio come fratelli, come fratelli minori. Noi abbiamo un cervello più potente, però non vuol dire che, per questo, dobbiamo abusare di loro.”

Un oasi di pace, da Radice tonda

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